Neverland Festival c/o Latteria Molloy

Bologna Violenta

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Neverland Festival c/o Latteria Molloy

  • Date: 25 - Apr - 2015
  • Time: 21:00
  • Location: Brescia
  • Venue: Neverland Festival
  •  

Il 25 Aprile BV torna a Brescia dopo non so quanto e per la prima volta suona alla Latteria Artigianale Molloy.

cazzoridi

Hashtag, Bloom, Latteria Molloy, Forest Summer Fest
presentano:

NEVERLAND FESTIVAL 2015.
La festa del lavoro che non c’è.
25 aprile / 2 maggio 2015.

Sabato 25 Aprile 2015.
LATTERIA MOLLOY, Brescia.
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MARTA SUI TUBI.
BEATRICE ANTOLINI.
BOLOGNA VIOLENTA.
LUMINAL.
EDIPO.
LE CAPRE A SONAGLI.
MATMATA.
FREAKY MERMAIDS.
MEKIS.

Sabato 2 Maggio 2015.
BLOOM, Mezzago (MB).
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FAST ANIMALS AND SLOW KIDS.
EDDA.
PALETTI.
ALBEDO.
VERBAL.
CASO con la band.
POCKET CHESTNUT.
IL FIENO.
DON TURBOLENTO dance live set.

ingresso 10 euro.

Dalle 17 fino a notte fonda.
2 Location.
4 Palchi.
16 Band.
E molto altro ancora.

Seguiteci.

http://www.hashtagpunto.com/

MARTA SUI TUBI.
I Marta Sui Tubi sono Giovanni Gulino (ex voce nei “Use And Abuse” nell’album “Sick Love Juice” pubblicato da Vacation House Records nel 1996) e Carmelo Pipitone (chitarrista e voce di varie band siciliane tra le quali i RYM). Siciliani di Marsala (TP), si conoscono nell’estate del 2002, scambiandosi i demo dei rispettivi progetti acustici; decidono così di fare musica assieme. Nell’ottobre del 2002 i due, trasferitisi a Bologna, danno vita al progetto Marta Sui Tubi, mettendo insieme un repertorio di una trentina di brani inediti e anche qualche cover di Jeff Buckley, Violent Femmes, Nick Drake, Gomez, Bugo.
Contattano Fabio Magistrali, di cui avevano apprezzato la produzione per Bugo. Magistrali accetta il ruolo di produttore artistico. Le registrazioni dell’album d’esordio MUSCOLI E DEI vengono ultimate per marzo 2003. In luglio la band firma per Eclectic Circus records che pubblica il disco per fine novembre 2003.
Nel 2005 esce il secondo disco C’È GENTE CHE DEVE DORMIRE, le cui novità sono due: l’entrata nel gruppo a pieno titolo del batterista Ivan Paolini e l’assenza di Fabio Magistrali in veste di produttore. Alla realizzazione dell’album hanno partecipato alcuni ospiti quali Paolo Benvegnù (voce recitante in “Via Dante”), Bobby Solo (sempre nella prima canzone del disco), Moltheni (“L’abbandono”), Enrico Gabrielli dei Mariposa e Sarah Piolanti e Deborah Walker dei Caravan de Ville. Nel 2008 è la volta di “Nudi e crudi”, DVD con brani dal vivo e videoclip, più un EP con cover (“Ma come fanno i marinai”, di Dalla/DeGregori) e un omaggio alla vittima della mafia Peppino Impastato, una cui poesia diventa il testo di “Negghia”.
Ad ottobre dello stesso anno arriva il terzo album SUSHI & COCA: nella band entra a pieno titolo il tastierista Paolo Pischedda ed il sound diventa più aperto, senza perdere l’ossatura acustica tipica dei Marta. Nella primavera 2010 i Marta entrano in studio con Tommaso Colliva (Muse, Calibro 35, Afterhours) per iniziare i lavori sul nuovo album. Le prime canzoni a vedere la luce sono “Coda di Lucertola”, uscita nella compilation “Materiali Resistenti” ed il singolo estivo “Senza Rete”. Altra importante apparizione è quella legata alla fiction “Romanzo Criminale”, con il brano “Il commissario”, uscito nella compilation distribuita da EMI e da Sorrisi e Canzoni.
I MST nel frattempo aggiungono alla loro line-up il violoncellista Mattia Boschi e nel marzo del 2011 è l’ora del nuovo album CARNE CON GLI OCCHI.
Vengono selezionati per il Festival di Sanremo 2013, sezione Big, dove sono in gara con “Dispari” (canzone eliminata dalla gara) e “Vorrei”. In contemporanea alla kermesse canora esce il nuovo album CINQUE, LA LUNA E LE SPINE, che contiene i brani presentati a Sanremo dove “Vorrei” si classifica al dodicesimo posto. Nel 2014 il gruppo è in tour in Germania e Spagna. In occasione delle date nella penisola iberica esce l’Ep digitale DE VINO contenente la versione in lingua spagnola di “Di Vino”, “Cromatica” e “L’unica cosa”. Nel maggio 2014 il gruppo festeggia il decennale d’attività con SALVA GENTE che contiene nuove versioni di brani noti, inediti, duetti (Malika Ayane, Lucia Dalla). Il primo estratto è il pezzo omonimo, un inedito interpretato con Franco Battiato.
http://www.martasuitubi.com/

FAST ANIMALS AND SLOW KIDS.
Nel 2007 abbiamo fatto una prima prova in quel di Perugia, la nostra città natale.
Nel 2008 abbiamo fatto qualche concerto vicino casa costringendo i nostri amici a sorbirsi ogni singola data perché “suonare davanti a nessuno fa schifo”.
Nel 2009 abbiamo fatto uscire un primissimo ep chiamato “Questo è un cioccolatino” per la To lose la track del buon Luchi Benni. Che iddio lo mantenga sempre così benevolente.
Nel 2010 abbiamo vinto Italia Wave in maniera del tutto casuale ed immeritata. Inizia il periodo dei primi concerti fuori regione di spalla a molte band italiane.
Nel 2011 registriamo il nostro primo disco chiamato “Cavalli” grazie a quel gruppo di scappati di casa che sono gli Zen Circus. Cavalli esce per la loro etichetta: la Iceforeveryone.
Nel 2012 registriamo il nostro secondo disco chiamato “Hybris” dentro un primordiale “macchione studio” ed iniziamo un tour che si conclude con la bellezza di 105 date in giro per lo stivale.
Nel 2014 registriamo il nostro terzo disco chiamato “Alaska”, un disco freddo come un solero al mojito a gennaio.
Oh lettore, nota bene: il senso di disgusto che provi nel leggere questa insulsa biografia è direttamente proporzionale al profondo lassismo che caratterizza i Fast animals and slow kids.
Perdonateci.
https://m.facebook.com/fastanimalsandslowkids

EDDA.
Stefano Edda Rampoldi, voce dei Ritmo Tribale negli anni ’80 e ’90, torna sulle scene come solista nel 2009 con il folgorante debutto “Semper Biot”. Accasato alla Niegazowana da allora, non si è più fermato: dopo l’EP “Edda In Orbita” del 2010 ed il secondo full-length “Odio i Vivi” del 2012 esce il 28 ottobre il terzo sorprendente capitolo. Per il nuovo lavoro “Stavolta Come Mi Ammazzerai?”, in uscita per Niegazowana con distribuzione Audioglobe, è stata presa una strada produttiva diversa rispetto ai due dischi precedenti (che erano stati concepiti assieme al co-autore Walter Somà e poi prodotti da Taketo Gohara). Edda ha deciso di mollare il lavoro sui ponteggi ed isolarsi in una sala prove in provincia di Arezzo. Con un bagaglio di venti brani almeno, alcuni composti in precedenza con Somà, altri che si sviluppano man mano, sperimenta con l’iPad che all’inizio non sa neanche come si accende. Ma soprattutto lavora sulla sua voce, sempre più potente e lacerante, accompagnandosi con la chitarra. Da solo con la Musica a tempo pieno, raggiunge lo stato di grazia che gli permette di scrivere alcune delle canzoni più belle di tutta la sua carriera. L’ispirazione scorre generosa, i testi unici e paragonabili a niente e nessuno si susseguono come un dono dal cielo. Perché è da lì che arriva certa roba. Almeno la scintilla iniziale: “Il primo verso te lo regalano gli Dei; gli altri devi trovarli da te, e adeguarli al primo”, disse Valéry. Il disco è stato prodotto artisticamente da Fabio Capalbo (regista di videoclip memorabili per Edda, Capossela, Verdena, Dilaila, Toni Bruna…, batterista con IlVocifero e co-titolare dell’etichetta Niegazowana assieme a Massimo Necchi che di questo disco è produttore esecutivo) che ha raggruppato e coordinato una nuova squadra di lavoro attorno ad Edda. Una strada nuova che porta ad un album più immediato e d’impatto, meno ostico. Questo è il disco rock di Edda, suonato nel suo nucleo essenziale da una band tradizionale (basso, chitarra, batteria). Il disco che i fans dei tempi dei Ritmo Tribale aspettavano. Il disco che chi ama la vasta gamma di voci e la dirompente energia sprigionata nei live si aspettava. Il disco che Edda stesso voleva realizzare e gli esplodeva dentro. 100% Edda. Senza filtri, senza compromessi. Sempre nudo.
http://edda.net/

BEATRICE ANTOLINI.
Nel 2002 decide di registrare un gruppo di canzoni che costituiranno la base di ”BIG SALOON”, il primo album pubblicato nel 2006 dall’etichetta Madcap Collective, e la reazione del pubblico e della critica non si fa attendere individuando in quest’opera uno stupefacente e fantasmagorico inizio. Con Big Saloon ristampato e distribuito da Pippola/ Audioglobe, Beatrice e la sua band iniziano un lungo tour che li afferma come una delle più eccitanti esperienze live italiane. Sull’onda dell’album e del tour arrivano anche le prime collaborazioni : con Marco Fasolo dei Jennifer Gentle e poi nel 2007 come ospite agli album dei Baustelle e di Bugo. Nell’ottobre del 2008 esce il secondo album ”A DUE” pubblicato su etichetta Urtovox, un lavoro caleidoscopico: psichedelia, movenze proto-punk, canzone d’autore e sperimentazione che le vale il tributo unanime della critica, con esposizioni di prestigio sulla stampa specializzata e articoli a piena pagina sui quotidiani. La sua fittissima attività live, sospinta dall’eco che si reverbera nel web, la consacra come una una musicista dal talento multiforme ed unico nel panorama musicale italiano. Conseguente il suo coinvolgimento con il brano “Venetian Hautboy” nella compilation “Il Paese è Reale”, progetto veicolatore dell’omonimo brano degli ”Afterhours”. Venetian Hautboy entra nella programmazione di Radio Rai 1, e porta Beatrice sul palco del 1° Maggio in piazza San Giovanni a Roma. Il 2009 la vede in scena per importanti rassegne e prestigiosi festival : il Moog Fest Europe di Roma (interamente dedicato a Bob Moog, uno dei padri della musica elettronica e creatore dell’omonimo sintetizzatore), Italia Wave allo stadio di Livorno, il Festival delle Passioni di Mantova , Musicultura di Macerata ,e Pianohour organizzato da Musicus Concentus alla Sala Vanni di Firenze. A suggello arriva il premio PIMI come miglior artista solista del 2009, che le verrà assegnato il 27 novembre 2009 a Faenza in occasione dell’annuale meeting e l’invito da parte di Sonicvisions a partecipare ad un’importante serata live presso la prestigiosa RockHal Lussemburghese come rappresentante della nuova musica italiana. Dopo tali soddisfacenti risultati Beatrice mette un stop alla sua attività live per iniziare a formalizzare le bozze delle nuove composizioni che formeranno la track list del nuovo disco, ma nel frattempo instaura un rapporto di amicizia e collaborazione con i compagni di etichetta ”A Toys Orchestra” ed accetta la proposta di accompagnarli in tour in qualità di ospite e musicista suonando sinth, basso e sax. A più di due anni dal precedente album esce ”BIOY” (Urtovox 2011) e Beatrice riparte, com’é nel suo stile, avventurandosi nella produzione ancora una volta interamente da sola, suonando e registrando di getto tutti gli strumenti, come un fiume in piena. Un album fortemente connotato dal groove e dal senso ritmico tipico dello stile compositivo di Beatrice, ma anche dai guizzi vertiginosi del suo pop mutante e da episodi di intenso ed incantato lirismo. Il disco vede la collaborazione di Andy dei Bluvertigo al sax in due brani ” We’re Gonna Live” e ”Eastern Sun”. BioY è un disco che ammalia, che ipnotizza, uno scatto verso la legittimazione come artista a tutto tondo, un punto d’arrivo, uno dei tanti possibili per Beatrice. Nel corso del 2011 Beatrice viene notata tramite un incontro casuale a Cagliari che le vede sullo stesso palco (idea che è venuta al promoter della manifestazione) dalla grande Lydia Lunch (storica esponente della no-wave newyorkese) che le propone di accompagnarla nel neonato progetto live ”Sister Assasin” in compagnia della talentuosa sassofonista californiana Jessie Evans. Sempre nel corso del 2011 inizia un nuovo tour con gli A Toys Orchestra in qualità di percussionista/bassista /tastierista. Nel settembre 2012 suona la chitarra per il compositore australiano Ben Frost nel ”music for six guitars” all’interno della rassegna di musica contemporanea MITO organizzata nella stazione centrale di Milano. Nel 2013 esce Vivid. Nel 2014 entra a far parte del collettivo del ”la Tempesta dischi” presentando un ep ”Beatitude” che uscirà l’11 11 2014.
http://www.beatriceantolini.it/

BOLOGNA VIOLENTA.
Bologna Violenta è un progetto di Nicola Manzan, trevigiano classe 1976, diplomato in violino e polistrumentista che negli ultimi anni ha lavorato in studio e dal vivo con molte band del panorama musicale italiano e internazionale. Il progetto nasce nel 2005, anno dell’album di esordio ispirato ai film poliziotteschi degli anni Settanta, un disco votato alla violenza sonora ed al nichilismo musicale di stampo cybergrind. Il secondo album, intitolato Il Nuovissimo Mondo, esce nel 2010 per Bar La Muerte e segna una prima svolta nello stile del progetto. Ispirato dai cosiddetti “mondo-movie”, il disco è carico di citazioni da film di genere e di atmosfere surreali alternate a veri e propri assalti sonori. Il terzo album, dal titolo Utopie e piccole soddisfazioni, esce nel 2012 per Wallace Records e Dischi Bervisti ed è composto da ventuno pezzi che sono l’espressione più eclatante del background musicale di Nicola, che va dalla musica classica al rumore puro. Nell’estate 2013 inizia la scrittura e la registrazione dell’album Uno Bianca, in uscita a febbraio 2014 grazie a Woodworm, Wallace Records e Dischi Bervisti. Durante il 2013 Nicola è stato impegnato anche alla realizzazione del primo album deiMENACE (in uscita per Season Of Mist nel 2014), progetto fondato da Mitch Harris (Napalm Death, Meathook Seed), prodotto da Russ Russell (Dimmu Borgir, Amorphis, Evile) e che vede anche la partecipazione di Shane Embury (Napalm Death), Derek Roddy (Malevolent Creation, Hate Eternal) e Frederic Leclerq (Dragonforce).BTra gli altri, ha collaborato anche con Justin K. Broadrick nell’ultimo album degliJesu (Everyday I get closer to the light from which I came – Avalanche Recordings) e con Gautier Serre per il prossimo EP di Igorrr. Dal 2006 ad oggi BOLOGNA VIOLENTA si è esibito in Italia, Francia, Belgio, Olanda, Germania ed Inghilterra (con la partecipazione nel 2012 al Glimps Festival di Gent e nel 2013 all’Eurosonic Noorderslag di Groningen).
http://www.bolognaviolenta.com/bio/

PALETTI.
Pietro Paletti è un cantautore di Manerbio, in provincia di Brescia. Nato il 24 agosto 1980, fin dall’età di 6 anni suona la tromba e studia chitarra. A 19 anni si trasferisce a Londra e lì studia sound design, lavora presso una casa di produzione e suona il basso, che diventerà il suo strumento principale. Torna in Italia nel 2005. Parallelamente al lavoro di produttore e compositore per documentari e spot pubblicitari, suona il basso e canta col gruppo The R’s. Con loro pubblica l’album DE FAUNA ET FLORA e arriva ad esibirsi negli Stati Uniti. Nel 2012 esordisce come solista con l’Ep DOMINUS cui segue nel 2013 l’album ERGO SUM. Alla fine dell’anno entra nei sessanta artisti da selezionare per le nuove proposte di Sanremo con “La gente siamo io e te”, ma viene scartato. Forma un contratto con la Sugar che rilancia ERGO SUM e pubblica l’Ep PALETTOLOGY contenente i singoli pubblicati e due inediti (“La gente siamo io e te” e “Comodamente schiavo”), in versione audio e video.
Il 20 gennaio 2015 è uscito Qui E Ora, il nuovo progetto sulla lunga distanza. Registrato e prodotto al Funkhaus studio di Berlino e pubblicato da Sugar Music, Qui E Ora è una fotografia del mondo attuale vista ed interpreta come solo Paletti sa fare, tra ironici autoritratti e disarmanti verità sull’esistenza umana, con un nuovo approccio alla scrittura, frutto di un’intensa ed originale ricerca musicale e di un personale percorso di crescita, che ha portato l’artista a trovare la propria identità, a livello umano ed artistico.
Un disco dalla doppia anima che, senza tralasciare il cantautorato italiano e l’originalità tipicamente palettiana, si arricchisce di contaminazioni dal respiro internazionale.
http://www.ilpaletti.it/

ALBEDO.
Gli Albedo vengono da Milano, non sono più tanto giovani e scrivono solo concept album. Di difficile inquadratura artistica, spaziando dal pop d’autore al post rock con venature emo, si distinguono anche e soprattutto per i testi vicini al cantautorato, ma senza eccessivo citazionismo. Dopo due dischi auto-prodotti, nel 2013 il loro nome rimbalza ovunque con il terzo album Lezioni di Anatomia (firmato dall’etichetta V4V-Records), una profonda ed originalissima analisi sulla vita dal punto di vista degli organi del corpo umano. I sentimenti raccontati da chi li vive davvero. Il disco è universalmente riconosciuto da pubblico e critica come uno dei più belli dell’anno, tanto da uscire dai confini dell’underground. Rumore, Rockit, l’universo di blog e siti musicali e perfino Grazia contribuiscono a creare un enorme “piccolo” successo che li erge a band rivelazione dell’anno. Hanno suonato in tutta Italia, partecipando a manifestazioni nazionali, tra cui due edizioni del Miami (2012 e 2014), di cui l’ultima sul palco principale. Hanno condiviso il palco con: Niccolò Fabi, Ministri, Diaframma, Paolo Benvegnù, Giorgio Canali, Moltheni, Zen Circus, Brunori Sas, Gionata Mirai, Sick Tamburo e tanti altri artisti. METROPOLIS, il loro quarto album in studio, è uno dei dischi più attesi del 2015. Verrà prodotto dal Massive Arts Studios (vedi alla voce Fratelli Calafuria, Nadar Solo) di Milano.
http://www.v4v-records.it/albedo-513687b11affaa3a3d000013.b

EDIPO.
Edipo e’ un artista in continua evoluzione ma con un obiettivo costante: fare musica Pop. E’ come affascinato dall’apparente semplicità di creare il ritornello perfetto, arte che è forse la piu’ difficile dell’ambito musicale. Per fare cio’ alla base delle sue canzoni c’è sempre un minuzioso lavoro di ricerca nella stesura dei testi. Pungente e dotato di un non comune dono della sintesi riesce a fotografare la sua vita e la societa’ in poche ma efficaci battute.
Dopo aver conquistato il consenso univoco della critica con il suo primo lavoro solista Hanno ragione i topi , il musicista gardesano si e’ messo subito al lavoro per il suo secondo disco, Bacio Battaglia, in uscita sempre per Foolica Records all’inizio del 2012.
Anche nel nuovo album Edipo, al secolo Fausto Zanardelli, produttore musicale di lavoro, Bastian Contario per attitudine, gioca con i sintetizzatori e gli strumenti piu’ classici per cercare un’amalgama di suoni su cui srotolare le sue canzoni.
Nonostante la particolarita’ dei punti di riferimento, nelle canzoni di Edipo si ritrova un gusto tutto italiano, classico dei cantautori dei fine settanta, unito e contrastato da quella schiettezza e quell’uso della metrica di chi ha fatto propri i dettami della musica hip hop e li riutilizza decontestualizzandoli, facendo un abile uso di una voce dai toni singolari.
Un poeta contemporaneo che ha molto caro il tema della solitudine. Divertente e sempre molto intelligente nei testi, colpisce subito ma se si scava nel profondo, le sorprese sono sempre di piu’.
https://www.facebook.com/EdipoOfficial/info

VERBAL.
Sonarizzazione KARAKORUM.
Il nucleo Verbal è composto da Marco Torriani (Rhodes, campionatore, percussioni), Alessandro Adelio Rossi (chitarra, armonium, elettronica), Isaia Invernizzi (chitarra, omnichord), Sebastiano Ruggeri (batteria e percussioni) e Gregorio Conti (basso). Rigore matematico e non solo. Panorami acidi e immediati, urla radiofoniche, fitte trame ritmiche che si ripetono inesorabili. Dopo l’uscita dell’album omonimo, nel 2012, la band sale su oltre cento palchi prima di pubblicare l’ep Called war nel 2014.
A ottobre 2014 viene presentato Karakorum, sonorizzazione del film girato in occasione della Spedizione Geografica italiana al Karakorum, ideata nel 1926 e svoltasi nel maggio-agosto del 1929, sotto la guida di Aimone di Savoia, duca di Spoleto.
http://verbalband.tumblr.com/

LE CAPRE A SONAGLI.
La storia de Le Capre a Sonagli comincia nel 2000 quando, con il nome di Mercuryo Cromo, la band si fa notare suonando con Sick Tamburo, Cisco, Zen Circus, Giorgio Canali e partecipando a concorsi di livello nazionale. In particolare, la vittoria del contest Nuovi suoni live, permette al gruppo di esibirsi con gli Afterhours e dare alla luce il disco “TORMENTA” (Suonovivo / Nautilus con Giovanni Versari).
Dal 2010 la band decide di operare una maggiore sperimentazione a livello compositivo. Il processo porterà alla definizione di una nuova identità: Le Capre a Sonagli vengono presentate ufficialmente il 1° aprile 2011 contestualmente all’omonimo ep.
Il gruppo ottiene subito importanti consensi: ottimi piazzamenti in vari concorsi, una serata in apertura agli Asian Dub Foundation, moltissimi live.
Nell’ottobre 2012, il disco di debutto “SADICAPRA” è in esclusiva streaming integrale su La Repubblica XL, “album del giorno” su RockIt (che presenterà, sempre in esclusiva, anche il video di “CARONTE”). A cascata, arrivano recensioni entusiastiche, passaggi radiofonici importanti, la vittoria della finale lombarda di Arezzo Wave 2013, la nomina nella categoria “miglior autoproduzione 2013” al premio PIMI.
Nel corso dell’estate del 2014, Le Capre a Sonagli concludono il tour di concerti iniziato a fine 2012: il bilanciere segna un’ottantina di date, su e giù per i palchi di tutta la penisola.
È prevista per marzo 2015 l’uscita del nuovo lavoro discografico: evocativo e sporco, calpesta il rock tra blues incatramati e un approcco lo-fi.
Un disco come unità: organico sviluppo di tracce di un macrobrano. Concept album che evoca in suite sogni lisergici e narrazioni freak, miscelando un condensato eclettico di personaggi e luoghi scordati.
http://www.lecapreasonagli.it/

MATMATA.
I Matmata si formano a Orzinuovi nel 1994, dando forma concreta alle intuizioni artistiche del cantante/chitarrista/compositore Gianmario Ragazzi e dell’amico batterista Nicola Saini. Dopo l’ingresso nel gruppo di Marco Ravelli, al basso, e anni di “rodaggio” live, durante i quali frequentano assiduamente i (corto)circuiti sotterranei del rock alternativo, nel 2003 arriva la svolta: la band pubblica per Edel l’eponimo disco d’esordio – intitolato “Matmata”, appunto – e salpa alla volta di un tour nazionale che nel giro di pochi mesi li vede suonare in lungo e in largo la Penisola al fanco di Malfunk, Linea 77, Shandon e One Dimensional Man. “Forse è meglio” è il brano apripista dell’album, che vale alla formazione svariati passaggi televisivi tra le realtà emergenti del panorama italiano, sui canali tematici Rock Tv e Matchmusic.
Esaurita l’ondata di impegni live e promozionali, nel 2010 cominciano le registrazioni del terzo disco, ma l’uscita dal gruppo del bassista Marco Ravelli obbliga i Matmata a “restaurare” integralmente la line up. Intorno alla metà del 2011, la nuova formazione è così defnita: al basso vacante subentra Elvis Cavalleri, mentre Enrico Mantovani – chitarrista d’animo blues, già al lavoro con artisti tipo Massimo Ranieri e Massimo Bubola – imbraccia la sei corde, tratteggiando un’ulteriore evoluzione sonora all’interno del gruppo, orientata stavolta verso atmosfere acustiche, interiori, quasi crepuscolari. Delineata la rotta strumentale da intraprendere, nel maggio 2013 i Matmata ritornano in studio, con la supervisione del nuovo produttore Dario Caglioni.
https://www.facebook.com/pages/MATMATA/32495739770

FREAKY MERMAIDS.
Le Freaky Mermaids sono un duo formato da Ombretta Ghidini e Laura Montovi, che grazie a melodie semplici coniugate alla passione e al gusto per le cose sane di una volta, hanno dato vita dapprima a un Ep Freaky circus uscito nel 2008 e in seguito, nel 2011, a un album dal gusto retrò con le chitarre acustiche, armoniche e banjo, davvero molto grazioso: Moonshine once betrayed me (Quasi mono Records). Le Sirene, supportate da amici musicisti, hanno dato libero sfogo alla loro creatività e al proprio talento incidendo canzoni che sono una perfetta sintesi tra antico e moderno; Jane’s choice, All I do is sing the blues e A rabbit’s tale rapiscono al primo ascolto. Musica le cui emozioni primarie rimandano ad altra musica… “precedente”. Melodie che sono “nostalgiche”: d’altronde la nostalgia è una delle grandi emozioni pop, e a sentire loro è una forma di rimpianto agrodolce per la perduta “eta dell’oro” della musica pop.
http://www.freakymermaids.blogspot.it/

CASO CON LA BAND.
Caso suona la chitarra di legno e canta dei suoi pensieri, della sua Bergamo, delle sue gioie e delle sue sfortune. A volte lo fa sul palco, sotto le luci colorate, con microfono e amplificatori. Altre volte lo fa in piedi ad una sedia, senza elettricità e sotto fredde luci al neon. Lo fa semplicemente.
Ma questa volta lo fa con una band d’eccezione al completo.
http://casosidistrae.bandcamp.com/

IL FIENO.
Il Fieno nasce nel 2011 nella provincia tra Milano e Varese.
Dopo due EP – il primo omonimo del 2012 e il secondo, I Bambini Crescono, uscito nel 2013 da cui viene tratto il singolo “Amos (togli il male come l’Oki)” – a maggio 2014 la band pubblica “Del Conseguimento Della Maggiore Età”, primo estratto dal proprio album di debutto.
Annunciato per febbraio 2015 e accompagnato dai singoli “Hiroshima” e “Poveri stronzi”, il primo disco de Il Fieno – “I Vivi” – è un album sospeso tra new wave e cantautorato elettrico: dal freddo della pianura padana a Berlino e ritorno.
http://www.ilfieno.it/

POCKET CHESTNUT.
Guardano dal basso il talento folk dei Bright Eyes e ripercorrono a loro modo le autostrade che hanno portato alle stelle Eels, Giant Sand, Wilco e Calexico, fermandosi di tanto in tanto per ricordare il mai troppo compianto Mark Linkous (Sparklehorse). Negli ultimi tre anni hanno suonato duecento concerti, dovunque ci fosse un palco disponibile o qualunque cosa gli somigliasse, aprendo le date italiane di Veils, Adam Green, Poliça, Tamaryn, Gang Of Four e moltissimi altri.
http://pocketchestnut.bandcamp.com/

LUMINAL.
Un boyscout epilettico che molesta una barbona.
Detestiamo, prima di tutto, tutto.
però dato che ci viviamo in mezzo proviamo a parlarci, parlarne, accettare il fatto di farne parte. ma lo facciamo armati.
se avete voglia di ascoltare qualcosa di leggero andate altrove. anzi, rimanete e convincetevi che siamo leggeri, ci sentiamo soli.
http://www.luminalband.com/

MEKIS.
Mekis, nasce dal rock e cresce nel elettronica. Viaggia ogni anno dall’Italia alla Giamaica per imparare dagli isolani il Jamaican Mood. Founder della label Cockroach International Production, mixa e crea vibrazioni a cavallo tra il rock, il reggae e l’electro beat.
http://www.mekis.it/

DON TURBOLENTO dance live set.
Il progetto è formato da Dario Bertolotti alla batteria e voce e Giovanni Battagliola ai synth e cori. Uniti dalla passione comune per il groove del funk, l’attitudine del rock e le sonorità elettroniche, nella primavera del 2005 decidono di dar vita ai Don Turbolento.
Il nome è ispirato da un pezzo degli Yello, eccentrico duo svizzero degli eighties.
I DT hanno saputo sviluppare un sound originale, imperniato sulla batteria funk e su un synth nudo e potente, tipico di una certa wave anni 80.
Al loro attivo hanno un EP (“Spend the night on the floor”), due album (“Don Turbolento” del 2008 e “Attack!” del 2011), hanno tenuto due tour di circa 50
concerti, hanno aperto le date di Offlaga Disco Pax (2009) e vinto il premio come ‘Miglior disco indie-rock’ al MEI (2009), hanno collaborato con Damo Suzuki dei CAN per un concerto/performance (2010).
Nel 2014 partecipano alla Festa dell’Opera di Brescia per la quale realizzano un ep a tiratura limitata (“Puccini”).
Dopo “Attack!” le sonorità della band si fanno sempre più scure e complesse e la formula diventa prettamente elettronica.
Nel 2015 esce il terzo album “ПОЛИ ЖОКС”.
https://soundcloud.com/don-turbolento

Evento inserito nel progetto Bloomcinema #uncinemadiquartiere con il contributo di Fondazione Cariplo.

Questo l’evento FACEBOOK: QUESTO
http://www.hashtagpunto.com/

La LATTERIA ARTIGIANALE MOLLOY si trova in Via Marziale Ducos, 2/b, 25124 a Brescia.